Disordinatamente felice.

Non so voi... ma io, più o meno da sempre, sono una dannata maniaca dell'ordine. C'è chi vi può raccontare dei miei faldoni universitari in ordine cromatico, chi della strana fissazione che ho per la disposizione dei cuscini sul divano, chi del mio personalissimo metodo di distribuzione della spesa sul rullo della cassa al supermercato.

Bene, ecco come si presenta il mio tavolo da lavoro in questo istante:

Mentre vi scrivo mi ritrovo totalmente sommersa da metri e metri di stoffe, ho un numero imprecisato di forbici, forbicine, taglierini, bisturi e pinze sparse sul tavolo, colla a caldo come se piovesse, perle che scappano da tutte le parti e, giusto per concludere in bellezza, mi è appena caduta la scatola di spilli sul pavimento.

Se fosse un giorno normale sarei sull'orlo di una crisi di nervi.

Oggi invece no.

Si da il caso, infatti, che io oggi sia al settimo cielo... perchè dal numero di visualizzazioni del blog di questi primi giorni mi sembra di capire che la mia folle impresa abbia attirato l'attenzione di qualcuno di voi! Insomma, sono consapevole di avere due genitori, quattro fratelli e un numero imprecisato di zii e cugini che monitarono il blog con una frequenza inaudita (vero papà?!)... ma nessuno di loro in questo momento si trova in Danimarca o ad Hong Kong quindi... che si tratti di fan o semplici passanti è comunque una piacevole sorpresa!

Bene, la mia pausa caffè è finita, il nuovo bouquet mi aspetta e la musica mi chiama.

• in sottofondo | Otis Redding - (Sittin' On) The Dock of the Bay
• sulle mani | un sottile strato di Vinavil che toglierò molto lentamente, come facevo da bambina
• stato di avenzamento del bouquet | 70% con buone possibilità di conclusione in giornata

 

Buon lavoro a me, a voi... e anche a te papà!

Vic

Untidily happy.

I don’t know what’s your thought about it... but as for me I have been ever since a damned maniac of the order, more or less. There will be someone who can tell you something about my folders of the University, which I keep them in a chromatic order; someone else can tell you something connected with my strange arrangement of the cushions on the couch; some others about my personal way to lay the shopping on the belt at the supermarket.

Well.... At this very moment my work-table is like you can read hereafter.

While I’m writing I’m completely sunken by meters and meters of fabrics, I have an undefined numbers of scissors of any size, cutters, bistouries and pilers, which are spread throughout the table. Moreover hot glue is pouring from all sides, pearls which are running anywhere and, last but not least as icing on the cake, I have already dropped the box of pins on the floor.

If this was a normal day, I would be on the verge of a nervous breakdown.

But not today.

You have to know that today I’m in seventh heaven…. I happen to understand from the number of visits to my blog that my crazy venture drew the attention of some of you!  In other words: I’m perfectly aware of the fact that I have my father and my mother, four brothers and an unspecified number of uncles, aunts and cousins who constantely monitor my blog with such an extraordinary frequency (am I right, Dad?)… But nobody of them is now in Denmark or even better in Hong Kong and so…. If it’s only a matter of fans or simple curious, this is a nice surprise for me!

Perfect: my coffee break is finished. My new bouquet is waiting for me and the music is calling me as well: 

• in the background | Otis Redding - (Sittin' On) The Dock of the Bay
• on my hands | a light coat of Vinavil, which I’m going to remove very slowly, as I used to do when I was a child
• progress of the bouquet | 70% with good possibility to finish it by the end of the day

 

I wish me, you all…. and of course you too Dad, a nice job! 

Vic